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doc:appunti:swpat:2005_03_24_risponde_vittorio_agnoletto

2005/03/24 risponde Vittorio Agnoletto

Subject: Direttiva sulla brevettabilità dei software
Da: "Ufficio Stampa Agnoletto" <ufficio.stampa@vittorioagnoletto.it>
A: niccolo@rigacci.org
Data: 24-03-2005 18:39

Commento dell'europarlamentare Vittorio Agnoletto all'audizione del

 Commissario al Mercato Interno sul tema inerente la
DIRETTIVA SULLA BREVETTABILITÀ DEI SOFTWARE


Milano, 11 marzo 2005 - "La decisione presa il 7 marzo scorso dal Collegio
dei Commissari rappresenta un grave insulto alla volontà democratica dei
cittadini europei. Invece di rinviare il testo al Parlamento la Commissione
europea ha deciso di sottoporre comunque il testo della direttiva
all'approvazione del Consiglio dei ministri dell'UE, ignorando completamente
le opinioni del Parlamento Europeo di far ripartire completamente da capo
l'intero iter legislativo.

         La Commissione e la presidenza lussemburghese dell'UE hanno
osservato che un rinvio del testo all' Assemblea UE avrebbe "causato
ulteriori ritardi". Considerando che la richiesta di sottoporre una nuova
proposta di direttiva era stata approvata all'unanimità da tutti i gruppi
politici del parlamento, la decisione di ignorare la volontà del Parlamento
rappresentata un vero e proprio insulto all'assemblea.

         La direttiva manca di un quadro giuridico chiaro, rischia di
consentire alle grandi multinazionali informatiche di brevettare non solo i
software utilizzati all' interno di applicazioni industriali, ma anche altri
tipi di programmi informatici, mettendo, di fatto, una seria ipoteca
sull'uso delle innovazioni tecnologiche in questo settore. La direttiva
approvata dunque, sulla quale era gia' stato raggiunto un accordo politico a
maggio scorso, non riconosce in linea di principio la brevettabilita' dei
software in quanto tali, ma introduce la possibilita' di brevetto per le
invenzioni che li utilizzano nell'ambito di un sistema e che vi fanno
ricorso per garantire il funzionamento di apparecchiature o strutture.

         La versione approvata, quindi, racchiude tutta la filosofia degli
emendamenti introdotti dal Consiglio, che hanno modificato cioè, alcuni
aspetti controversi della direttiva, introducendo un concetto di
brevettabilità molto ampio. La versione del Consiglio europeo non pone
limiti nemmeno alla brevettabilità del formato di file o dati, mentre
invece, la versione dell'Europarlamento definiva brevettabili soltanto le
invenzioni "tecniche" (è "tecnico" qualcosa che "si applica alle forze della
natura"), restringendo il campo di applicazioni dei brevetti.

         Se questa versione della direttiva terminerà tutta la procedura
legislativa e verrà definitivamente approvata, i brevetti software
limiteranno in modo particolare gli sviluppatori open source, che spesso
sono semplici persone senza le risorse economiche per lottare contro
rivendicazioni artificiose sui brevetti".

Info e contatti: Giosuè De Salvo tel. +39 02 510023,
ufficio.stampa@vittorioagnoletto.it
<mailto:ufficio.stampa@vittorioagnoletto.it>
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