Si tratta di un DNS server forwarder e DHCP server.
Il funzionamento congiunto di resolvconf e dnsmasq segue questa sequenza durante il boot:
/etc/rcS.d/S38resolvconf/etc/resolv.conf con il link /etc/resolvconf/run/resolv.conf./etc/rcS.d/S40networking/etc/network/if-up.d/000resolvconf, se trova la direttiva dns-nameservers in una istanza di interfaccia di /etc/network/interfaces, aggiunge le relative informazioni DNS a /etc/resolvconf/run/resolv.conf./etc/rc2.d/S15dnsmasq/etc/resolvconf/update.d/dnsmasq scrive tutti i DNS registrati presso resolvconf in /var/run/dnsmasq/resolv.conf, ad eccezione di 127.0.0.1 associato a lo. Il demone dnsmasq userà questi come forwarders.
In pratica quindi basta dichiarare i DNS forwarders con la direttiva dns-nameservers nell'opportuna istanza di /etc/network/interfaces, al termine del boot tutto dovrebbe essere configurato automaticamente:
/etc/network/interfaces, che sono stati copiati in /var/run/dnsmasq/resolv.conf.nameserver 127.0.0.1 in /etc/resolv.conf.
In caso di nuove registrazioni presso resolvconf di altri server DNS (ad esempio quando viene attivata una connessione PPP), il file /var/run/dnsmasq/resolv.conf viene aggiornato opportunamente, in modo che dnsmasq utilizzi gli opportuni forwarders.
Se si vuole che il DHCP server setti anche la direttiva search nel resolv.conf dei client, bisogna che il server abbia il nome di dominio corretto (si verifica con hostname -f, se è il caso si corregge in /etc/hosts), quindi in /etc/default/dnsmasq si decommenta:
DOMAIN_SUFFIX=`dnsdomainname`